Marco Polizzi, Presidente dell’associazione Primoconsumo, lancia un grido d’allarme accorato nei confronti del Ministero della Pubblica Istruzione chiedendo a gran accorata voce l’intervento per un progetto di prevenzione per gli adolescenti che si “accostano” al gioco d’azzardo.
Certamente l’ultimo episodio di cronaca che purtroppo ha visto come protagonista un giovane di 19 anni di Ischia, che si è tolto da vita a causa del gioco d’azzardo è stata “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”: ormai la ludopatia è dilagata a macchia d’olio ed è un termine che è diventato usuale nelle notizie di cronaca. Tocca giovani, giovanissimi, ma anche gente adulta che con il gioco si è rovinata.
Però, mentre l’adulto si presume sia più consapevole quando affronta il gioco di che cosa lo aspetta, il giovane ed il giovanissimo invece no. Entra nel mondo del gioco d’azzardo per divertirsi, per trascorrere il proprio tempo libero come “un grande” e presto ne viene condizionato e travolto. Ecco perchè Primoconsumo chiede al Ministero della Pubblica Istruzione di intervenire per “fare” informazione anche e sopratutto nelle scuole.
L’attenzione ormai delle famiglie non è abbastanza per combattere la ludopatia, ci vogliono interventi e prevenzioni che partano dallo Stato e siano di supporto a famiglie, psicologi ed operatori sociali che abbiano degli elementi e degli strumenti che possano aiutare i giovani e giovanissimi.
L’Associazione Primoconsumo “batte” su questo chiodo: l’urgenza. Tanti, troppi adolescenti sono rimasti intrappolati con questo “malessere” che ha portato disperazione a sé stessi ed alle proprie famiglie.
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Chiara Benedetti - Google+