E’ triste ammettere che non siamo mai i primi ad intraprendere iniziative sociali utili: il mondo del gioco d’azzardo è riuscito a prevaricare gli intendimenti della nostra legislatura e tutte le proposte che sono state intavolate, valutate, stilate per un controllo del gioco stanno avendo solo ora qualche piccolo risultato.
In Germania invece già da tempo il Governo, molto sensibilizzato al problema del settore gioco, ha imposto l’obbligo per gli esercenti di sale da gioco di corsi di formazione, questo per rendere più professionale questo comparto che porta così tanto “giro” di quattrini alla filiera. In Italia si è già dato inizio alla produzione di nuove macchine da intrattenimento mirate al controllo del divieto di gioco ai minori che è il problema maggiormente preoccupante ed il decreto Balduzzi porterà un percorso per la limitazione dell’offerta di gioco su tutto il territori.
Gli addetti ai lavori sono coloro che si stanno imponendo una forma di “auto-regolamentazione” sulla distribuzione delle nuove slot, sulla loro collocazione e ricollocazione, sull’intenzione di collocare le nuove macchinette da gioco in ambienti sicuri e protetti. Insomma gli addetti al settore si sono sensibilizzati su quanto sta succedendo nel “loro mondo” e vogliono ridimensionare l’offerta di gioco sia numericamente che “localmente” cercando di tutelare sopratutto i più giovani che sono la parte “sensibile” del problema.
Ovviamente si dovrebbe anche seguire l’esperienza di paesi come la Germania che vuole rendere professionale questo settore con corsi di formazione.
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Chiara Benedetti - Google+