C’era da aspettarselo, e non lo diciamo in tono critico: a pochi giorni dalla notizia della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto per la regolamentazione del gioco online in Italia, cominciano a scattare allarmi e allarmismi, piu` o meno fondati. Stavolta si tratta dell’interrogazione parlamentare che la senatrice del Partito Democratico Silvana Amati ha indirizzato direttamente al Ministro dell’economia. La senatrice, evidentemente preoccupata dalla prossima “liberalizzazione” del gioco online in Italia, chiede una chiarificazione riguardo a quail saranno i sistemi per tutelare i minori, in seguito alla possibilita` di giocare d’azzardo su internet. L’interrogazione e` resa anche piu` rilevante dai risultati di uno studio effettuato in alcune scuole delle Marche, che rivelerebbe che addirittura il 50% degli studenti della regione gioca o ha giocato d’azzardo online. Non vogliamo assolutamente negare la necessita` di tutelare i minori, troppo vulnerabili ancora per potere giocare d’azzardo online. Ma crediamo si debbano fare alcune precisazioni: in primo luogo, questo studio ci sembra alquanto approssimativo, forse fatto da persone prive di esperienza del mondo di internet: di giochi d’azzardo internet e` piena, su facebook il poker e`uno dei giochi piu “gettonati”. Ma nella maggior parte dei casi si tratta di giochi nei quail non si puntano soldi veri, ossia giochi nel “fun mode“. E` probabile percio` che la maggior parte dei ragazzi si riferisse a questi giochi, quando ha risposto alle domande dello studio. E` non sara` certo la legalizzazione del poker online a influenzare questa situazione, I giochi d’azzardo nel cosiddetto “fun mode” sono gia una miriade su internet. In secondo luogo, teniamo presente che nei casino online, soprattutto quelli sicuri e grantiti di cui spesso parliamo, non e` cosi facile avere accesso alla modalita` di gioco con soldi veri: bisogna compilare una scheda che richiede una quantita` innumerevoli di dati, inclusa ovviamente la data di nascita, e questi dati vengono periodicamente controllati dai casino, a tutela dei loro stessi interessi. Non e` quindi cosi facile,per un minorenne, accedere alla modalita’ di gioco con soldi veri online…anzi, diciamocelo: a noi, che ci troviamo a girare per le strade di molte citta` italiane, capita spesso di vedere ragazzi sicuramente minorenni giocare alle slot nei bar, senza che il gestore protesti o controlli la loro carta di identita`.
Questa delle slot “terrestri” ci sembra quindi una situazione in fondo piu` rischiosa per i minorenni, rispetto alla legalizzazione dei casino online. Speriamo quindi che ci si occupi anche di questo problema, prima di “imbrigliare” i casino online ancora prima che le pratiche per la loro legalizzazione siano terminate!
Chiara Benedetti - Google+