Alcune regolamentazioni a tutela dei giocatori d’azzardo

Matteo Marini, Presidente del concessionario di stato, G Matica, in occasione del convegno “A carte scoperte: norme, regole ed impatto sociale di un fenomeno ampiamente diffuso sul territorio” fa sentire la sua voce e chiede una collaborazione più “partecipata” tra lo Stato e quelle entità private che lavorano nel settore del gioco.

E’ risaputo che il gioco d’azzardo ha portato, porta e porterà nelle casse dell’erario notevoli importi ed in virtù di questo Marini chiede che la politica e la pubblica amministrazione si “fondano” in un solo “afflato” a tutela dei cittadini-giocatori che si affacciano al mondo del gioco d’azzardo. Infatti gli stessi giocatori devono essere preparati alle diverse tipologie di gioco che li aspetta ed ai diversi approcci che gli stessi devono avere e quindi conoscere.

Marini, come operatore del settore, ritiene che le Vlt vadano indirizzate in luoghi loro dedicati -sale da gioco- e lì andrebbe innalzato il loro numero di impiego abbassando di conseguenza il numero delle sale da gioco. Andrebbe effettuata per i cittadini una comunicazione corretta: nel gioco d’azzardo ci sono state sì “vittime da ludopatia” ma il settore ha creato 100.000 posti di lavoro, tra diretti ed indiretti, andrebbe anche fatto presente che come si è “dipendenti” dal gioco si può essere dipendenti anche dal fumo e dall’alcool che sono “disturbi” trattati però in modo più razionale.

Matteo Marini in questo convegno tenuto a Terni ha anche precisato che ci vogliono delle normative stabili ed affidabili anche per quanto riguarda gli operatori stranieri che devono avere norme precise di riferimento altrimenti andrebbe a discapito degli operatori del nostro Paese.