Slot Machine battono il Poker nei Casinò di Las Vegas

A primo impatto sembrerebbe veramente un’eresia, ma Las Vegas è un brutto “ambiente” per il poker! L’anno scorso il Tropicana aveva chiuso i battenti per il poker players dopo pochissimi mesi dall’apertura, circa poco più di un semestre, ed aveva quindi chiuso la sala dedicata a Jamie Gold.

Quest’anno, dopo un successo importante dell’Hollywood Poker Open Championship, “The M Resort” ha chiuso veramente in modo inaspettato la sua poker room rinunciando a 14 tavoli per fare posto e spazio ai tornei di slot.

Las Vegas sembrerebbe veramente il posto “naturale” per il poker e le sale Aria, Bellagio, Rio, Venetian, MGM e Caesars Palace sono sempre abbastanza frequentate,  i risultati delle altre sale, invece, “latitano” ma SinCity ha intenzione di mantenere ben salda la sua leadership mondiale.

Questo anche se a SinCity l’attenzione per il poker è minima, rispetto al 2011 vi è stato un calo di contributo pari al 6,5%: nel 2012 le case da gioco hanno avuto incassi per 10,9 miliardi di dollari ma ciò che hanno portato i tavoli verdi del texas hold’em ed altre varianti solo “solamente” 123 milioni ed è una cifra “irrisoria”.

L’impatto delle slot invece è stimato per una media di 800 giocatori e quindi l’idea innovativa di The M Resort di aprire un’area dedicata alle macchinette di intrattenimento si dimostrerà senz’altro un’idea vincente in contrapposizione a quanto nella fantasia può sembrare un’utopia.

Si continua a credere che Las Vegas sia la “culla” del poker e presto ci dovremo ricredere confortati dal successo che senza ombra di dubbio avrà il casinò della Strip con la sua idea lungimirante.

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